LA CENA DELLE STELLE

Cinque chef, sette stelle Michelin, un unico grande obiettivo: sostenere la ricerca scientifica che porta al letto dei pazienti le prospettive di cura più promettenti e personalizzate.
Marco Cahssai, Igles Corelli, Vinod Sookar, Antonella Ricci, Corrado Parisi fanno squadra ai fornelli per donare nuove prospettive di cura per una patologia che, al momento, non ha possibilità di guarigione: il mieloma multiplo.
L'evento è supportato da Terre Cevico.

LA MALATTIA

Nota per essere la patologia di cui è affetto l’artista Giovanni Allevi, si tratta di una neoplasia del sangue causata dalla crescita incontrollata di alcune cellule del sistema immunitario responsabili della produzione di anticorpi. Fino a 15 anni fa il mieloma multiplo era sostanzialmente privo di terapie dedicate: grazie alla ricerca oggi i nostri medici dispongono di trattamenti sempre più precisi e personalizzati che hanno portato alla cronicizzazione di questo tumore, con sopravvivenze sempre più lunghe e caratterizzate da una buona qualità di vita.  

COSA SOSTENIAMO

Gli studi portati avanti dal gruppo che si occupa di mieloma multiplo presso l’IRST “Dino Amadori” IRCCS di Meldola sono già stati presentati in alcuni dei principali congressi internazionali e comprendono protocolli per provare addirittura a prevenire la malattia, individuandola nelle fasi precedenti prima che evolva nel tumore vero e proprio. Nuove ricerche vengono condotte anche per le diagnosi in fasi più avanzate, per provare a caratterizzare meglio una neoplasia molto eterogenea e somministrare trattamenti sempre più precisi e personalizzati.

L’OBIETTIVO

Secondo il dott. Claudio Cerchione, ematologo dell’IRST, «oggi ancora non si può parlare di “guarigione” nel senso medico del termine, ovvero la certezza di aver eradicato il tumore fino all’ultima cellula dall’organismo: ma se 15 anni fa quell’obiettivo sembrava impensabile, oggi non è più tanto lontano». Sostenere il lavoro del gruppo che si occupa di mieloma multiplo dell’Istituto di Meldola significa avvicinarsi sempre più a quel traguardo, per i tanti che convivono con questa malattia ogni giorno.

LA STORIA

Michele è uno di quei pazienti che convivono con una diagnosi di mieloma. 56 anni, nato a Pesaro, ha deciso di trasformare questa esperienza in qualcosa di positivo per sé e per gli altri che soffrono. Ogni volta che si reca presso il reparto in cui è seguito al Policlinico Sant’Orsola di Bologna per esami e terapie porta con sé naso rosso da clown e regala momenti di gioia a bimbi ricoverati, ai “compagni di sventura”, a infermiere e ai medici. Grazie alle sue particolari e colorate creazioni è conosciuto da tutti come “il mago dei palloncini”.