UMANIZZAZIONE DEGLI SPAZI DI GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA PRESSO L'OSPEDALE MORGAGNI – PIERANTONI DI FORLÌ
Il progetto
Il progetto di riqualificazione della Sala d’Attesa del Reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale Morgagni – Pierantoni di Forlì, diretto dal prof. Carlo Fabbri, è volto all’umanizzazione degli spazi e al miglioramento del benessere delle pazienti e dei pazienti, con una particolare attenzione alla persona considerata nella sua interezza, fatta di bisogni organici, psicologici e relazionali. Il progetto prevede di rendere gli spazi più accoglienti, sicuri, luminosi e confortevoli possibile. Le opere di riqualifica dell’illuminazione e l’inserimento di arredi illuminotecnici artistici andranno a creare un ambiente caldo e piacevole, in grado di migliorare le esperienze sensoriali ed emotive degli utenti.
Considerando lo stress psico-fisico legato alla tipologia di procedure e alla sedazione praticata, l’utente di endoscopia digestiva è per definizione un utente “accompagnato” e centrale nel tempo d’attesa è il coinvolgimento emotivo dei parenti e dei caregiver. Durante questo “tempo sospeso”, la sala d’attesa si trasforma in un luogo in cui si intersecano non solo le esperienze di pazienti affetti da malattie croniche, di pazienti oncologici o di persone sane che si sottopongono a screening oncologico, ma anche dei loro accompagnatori che vivono il timore per l’invasività dell’esame, intensificato dal carico psicologico legato all’incognita del risultato.
Questo intervento di riqualificazione si basa sull’Evidence-based design (EBD) per cui l'ambiente costruito influenza il benessere psico-fisico e i risultati clinici dei pazienti. Le caratteristiche spaziali, funzionali, relazionali e psico-percettive dell'ambiente sono in grado di contribuire ad accelerare il percorso di cura, ridurre le cause di complicazioni cliniche e massimizzare le condizioni di sicurezza.
Numerosi studi hanno dimostrato che il modo in cui il paziente e il famigliare vivono e percepiscono la malattia è influenzato sia da fattori di tipo medico, clinico e professionale, sia da elementi di altra natura, quali la qualità dell’ambiente in cui vengono curati e l’adozione di un approccio che supporti la persona nella sua complessità.
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Donazioni
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